Yoga & Pilates

Il termine Yoga deriva dal sanscrito योग ed è il vocabolo con cui, nell’alveo delle religioni indiane, si indicava il complesso delle pratiche meditative e ascetiche svolte al fine del raggiungimento di un più elevato grado di Consapevolezza e Conoscenza di Sé.
Trattandosi di una disciplina trasversale a diverse tradizioni spirituali hindu, nel corso dei millenni lo yoga ha assunto forme e caratteristiche sfaccettate a seconda delle diverse Scuole che ne promulgano gli insegnamenti ed è questa la ragione per cui lo si trova trasmesso sotto una pluralità di stili.

Origini Storiche dello Yoga

Le origini dello Yoga sono antichissime e le prime tracce delle sue radici si attestano intorno al 3.000 a.C. nella valle del fiume Indo.
I suoi principi fondanti sono contenuti nei Veda, i testi sacri che rappresentano la summa della sapienza religiosa indiana ed espressione più profonda della cultura degli Arii, etnia che colonizzò il Subcontinente indiano nel Secondo Millennio a.C., portando con sé e divulgando sul territorio il proprio bagaglio di conoscenze, nonché nel pensiero del filoso Patanjali (II a.C.), il quale trasmise le sue conoscenze all’interno degli Yoga Sutra. In questo importante Sutra, che costituisce uno dei testi classici dello Yoga, è descritto il Sentiero degli Otto Passi, ovvero gli obiettivi che un allievo deve perseguire al fine di ottenere un’autentica illuminazione e conseguire l’autorealizzazione.
Queste prerogative, note anche come Otto Braccia Yoga, sono:

  1. Yama
    Norme di comportamento morali che uno Yogi deve adottare nella vita sociale (non-violenza, sincerità, onestà, sessualità controllata e assenza di bramosia);
  2. Niyama
    Regole di condotta finalizzate all’auto coltivazione (pulizia, gioia, frugalità, studio dei Sutra, devozione);
  3. Asana
    Pratica minuziosa e regolare delle posizioni dello Yoga;
  4. Pranayama
    Applicazione delle tecniche di respirazione;
  5. Pratyahara
    Introspezione profonda, lontano dal mondo sensuale e tangibile;
  6.  Dharana
    Raccoglimento interiore e visualizzazione;
  7. Dhyana
    Pratica della meditazione;
  8. Samadhi
    Rappresenta il fine ultimo dello Yoga, ovvero il raggiungimento di uno stato in cui il corpo e la dimensione sensoriale giacciono assopiti, mentre la mente si trova a un livello superiore, in comunione con il Sé universale e liberata dalla dimensione terrena.


Lo Yoga è, oggigiorno, una disciplina ampiamente diffusa in Occidente e si configura non solo come un mezzo molto apprezzato per il rilassamento e il mantenimento dello forma fisica, ma anche come pietra angolare di uno stile di vita sano, incentrato sui principi ayurvedici.

Benefici dello Yoga

La pratica dello Yoga coinvolge a tutto tondo ogni aspetto della sfera fisica e mentale e convoglia l’attenzione verso specifiche posture, il controllo del respiro, le tecniche di rilassamento e la concentrazione. La finalità dello Yoga consiste nel dominio assoluto del proprio corpo e dei pensieri, in modo tale da poter raggiungere uno stato di benessere perdurante.
I benefici veicolati dallo Yoga, perciò, partono dall’organismo per estendersi fino alla psiche. Questo vero e proprio percorso spirituale è in grado di apportare diversi miglioramenti alla qualità della vita di un individuo che vi si approcci, fra i quali si annoverano:

  • correzione posturale, 
  • recupero della respirazione fisiologica, 
  • riduzione dello stress, 
  • equilibrio emotivo,
  • miglioramento del ritmo sonno-veglia,
  • tonificazione muscolare e forma fisica globale.

Lo Yoga favorisce la comunione fra mente e organismo, il contatto con il Sé più profondo, inducendo il ritorno a un’Unità smarrita nei ritmi frenetici che la modernità impone.

Tecniche e Stili di Yoga

Al cuore della pratica Yogica troviamo l’utilizzo di tecniche respiratorie (pranayama) in associazione a specifiche posizioni, dette asana, talvolta congiunte con una precisa gestualità delle mani (mudra) a alla ripetizione di mantra.
Attualmente lo Yoga è praticato in una pluralità di stili, alcuni di antica tradizione, altri generatisi dall’innesto della filosofia indiana su tecnologie o principi di stampo occidentale.
Fra quest’ultimi, ad esempio, basti pensare all’Antigravity Yoga (o Aerial Yoga), che unisce danza, pilates e ginnastica ritmica, ed è stato messo a punto solo al termine degli anni ’90, negli Stati Uniti.
Le Scuole sorte nel corso dei millenni, in tempi più o meno recenti, sono moltissime e fornire un elenco esaustivo risulta un’impresa pressoché impossibile, tuttavia si possono identificare alcuni stili fondamentali che rappresentano il nocciolo dello Yoga moderno:

  • Hatha Yoga
    La denominazione di questi stile deriva da Ha, “Sole”, e tha, “Luna”, a identificare le due dimensioni che compartecipano alla natura umana, il Corpo e la Coscienza.  È caratterizzato da un ritmo lento e un’atmosfera rilassata e meditativa, si tratta perciò di uno stile particolarmente adatto a coloro che si approcciano per la prima volta alle posizioni e -in generale- alla pratica dello Yoga.
  • Vinyasa Yoga
    Nel Vinyasa l’enfasi è posta sulla coniugazione fra respiro e movimento. Le posizioni sono eseguite seguendo un continuum, senza interruzioni e sempre in coordinazione con i ritmi delle inspirazioni ed espirazioni.
    Il dinamismo è inserito in un flusso continuo, nel corso del quale si passa attraverso ogni tipo di asana, dalle posture in piedi, a quelle sedute a quelle che richiedono di sdraiarsi a terra.

  • Iyengar Yoga
    Si tratta di uno stile codificato dal maestro B.K.S Iyengar nel corso degli anni ’70. L’enfasi è posta interamente sulla precisione tecnica delle asana e il governo delle tecniche di respirazione (pranayama), favorendo un ottimo sviluppo di forza, mobilità e propriocezione.

  • Ashtanga Yoga
    L’Asthanga strutturato e diffuso dal maestro indiano K. Pattabhi Jois, èuna forma di Yoga in cui dominano dinamismo ed energia. La base della pratica è costituita dall’apprendimento di precise sequenze di asana, ognuna propedeutica alla successiva: si tratta di uno stile che richiede un impegno fisico notevole e un elevato grado di concentrazione.
  • Kundalini Yoga
    Lo stile Kundalini è teso al risveglio dell’energia interiore, le lezioni sono perciò articolate intorno a lavori dedicati alla sollecitazione di specifici chakra. Le sessioni possono variare molto l’una dall’altra, alternando sedute fisicamente intense a momenti dedicati alle tecniche di respirazione e al raccoglimento. Il maestro contemporaneo più conosciuto di questo stile è Yogi Bajan.

  • Anusara Yoga
    L’Anusara focalizza la sua attenzione sul tantra e si configura come il connubio ideale fra attenzione per la tecnica, vitalità e dinamismo. Fondata negli USA nel corso degli anni ’90, è una delle correnti che ha goduto di maggior diffusione negli ultimi decenni. La sua filosofia si fonda sulle cosiddette “tre A dell’Anusara”: Attitudine, Allineamento e Azione.
  • Bikram Yoga
    Il Bikram Yoga, che prende il suo nome dal suo fondatore, è uno stile strettamente imparentato con lo Hatha, dal quale mutua il bagaglio tecnico e le 26 asana su cui si fonda. La caratteristica peculiare del Bikram (e delle sue varianti meno strutturate Hot Yoga o Warm Yoga) consiste nel fatto che la pratica avviene all’interno di una stanza riscaldata, al fine di favorire il rilassamento, la flessibilità muscolare e indurre l’eliminazione delle tossine mediante la sudorazione.

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