Yoga Nidra

Lo Yoga Nidra, detto Yoga del Sonno, affonda i suoi principi nella tradizione tantrica.
Il suo fine ultimo consiste nel risveglio della consapevolezza, ricercato mediante uno stato di profonda meditazione. Il mezzo di cui questo stile si serve per il raggiungimento dell’Unione fra mente e sé Universale è una sorta di “sonno dinamico”, nel corso del quale il corpo è immerso in un pacifico dormiveglia, mentre la Coscienza lavora interiormente per elevarsi verso la liberazione.
Lo Yoga Nidra attraverso questa antica tecnica meditativa, che consolida le sue dinamiche tradizionali nelle più moderne scoperte nel campo delle neuroscienze, favorisce un rilascio delle tensioni fisiche e mentali, al fine di permettere alla Consapevolezza di affiorare spontaneamente.

Origini dello Yoga Nidra

La codifica moderna di questo stile si deve a Swami Satyananda Saraswati (1923-2009), yogi di fama internazionale, nato in un paesino ai piedi del Monte Himalaya. Il maestro elaborò la prassi pratica dello Yoga del Sonno strutturandola in fasi scandite da ritmi ben precisi, con lo scopo di simulare lo stato in cui ci si trova poco prima di addormentarsi, ovvero una condizione di veglia parziale in cui la mente diventa estremamente ricettiva e aperta alle intuizioni.

 

Posizioni e svolgimento delle lezioni

La lezione avviene sotto la guida di un istruttore che conduce l’allievo, passo dopo passo, verso i vari stadi della meditazione.
L’intera pratica si svolge in posizione sdraiata (Shavasana) ed è divisa in quattro fasi distinte:

  1. Sankalpa
     Ovvero la definizione dell’obiettivo, l’intenzione, verso cui desideriamo concentrarci nel corso della sessione. Può trattarsi del desiderio di miglioramento verso un determinato aspetto della propria vita, di una richiesta di energie supplementari per superare una prova difficile o di ottenere degli specifici benefici fisici o del sostegno del psicologico.
  2. Rotazione della Coscienza
    La voce dell’istruttore guida il praticante al rilassamento di ogni singolo distretto corporeo, liberando le catene muscolari dalle tensioni nocive ed entrando in uno stato di rilascio fisico totale, molto vicino all’addormentamento reale.
  3. Risveglio di Sensazioni Opposte
    Al fine di risvegliare ed equilibrare fra loro i due emisferi del cervello, vengono evocate alla mente del praticante sensazioni in contrasto fra loro (piacere-dolore, caldo-freddo ecc.).
  4. Visualizzazione
     In questo stadio vengono richiamate delle visualizzazioni che possono concentrarsi sulla dimensione corporea o proiettare l’allievo al di fuori da essa. Queste immagini sono un mezzo simbolico per instillare, in uno strato profondo della coscienza, impulsi di guarigione ed energia vibrante. 

 

I benefici dello Yoga Nidra

Lo Yoga Nidra è in grado di regalare immediatamente, fin dalla prima seduta, una sensazione di vigore e benessere. La sua pratica regolare non solo migliora l’efficienza delle funzioni cognitive, ma favorisce anche la rigenerazione dei tessuti, il riassetto del sistema nervoso, l’equilibrio dell’apparato endocrino. Questa antica disciplina, inoltre, è un’ottima arma contro lo stress e agisce efficacemente come deterrente verso disturbi della sfera psicosomatica quali ansia, depressione e insonnia.

 

Ritorna alla pagina YOGA